Antonella Ricciardi |
Gli Stati uniti sono un Paese in cui vige un sistema giuridico dalle regole ferree e che a volte punisce a dismisura; anche lì, comunque, tante, troppe volte, la legge non sembra essere sempre uguale per tutti: non nei principi, ma nei modi in cui di fatto viene interpretata.
Infatti, nonostante sia alta la percentuale di false accuse di violenza, fatte spesso per ottenere benefici economici, tale dato viene quasi sempre fatto passare in sordina, forse per salvaguardare le vere vittime… ma che dire dei casi nei quali addirittura dei medici si sono rivelati conniventi?
Di recente ci siamo imbattuti, con iniziale incredulità, in un caso che ad attenta analisi sembra appartenere proprio a questa categoria; quello del neurologo Neal L. Pugach della Neurological Associates of Hampton Roads in Chesapeake, Virginia.
Nell’aprile del 2005 il dottor Freeman E.T. (anche lui di Chesapeake) aveva raccomandato al neurologo una paziente con una lista di sintomi lunga mezza pagina, fatti risalire ad un’aggressione subita tre anni prima.
Vi invitiamo a leggere in prima persona il certificato pubblicato, raggiungibile QUI: verzione inglese - verzione italiana, perché solo cosi potrete superare l’iniziale incredulità di fronte a questa assurda storia.
Il neurologo racconta di gravi violenze (calci, mascella dislocata, costole rotte), arrivando a riferire di una perdita di liquido cerebro-spinale e di una frattura cranica con probabile sanguinamento all’interno del cervello.
Nel proseguire la lettura si rimane tuttavia un po’ perplessi quando si scopre che la donna viene sottoposta ad un esaustivo pannello di esami e test, i quali però risultano tutti negativi, contraddicendo buona parte dei sintomi riportati.
Il medico dichiara che “lei è allerta e completamente orientata, con attenzione, concentrazione, linguaggio, memoria recente e remota intatte” in netta contrapposizione con le perdite di memoria ed equilibrio lamentate.
Ma c’e’ di peggio: un esame MRI (Risonanza Magnetica) del cranio si rivela negativo mettendo in dubbio persino la frattura cranica; tanto da far scrivere al dott. Neil Pugach: “io non sono sicuro di come mettere insieme tutto questo a questo momento”.
Ed allora il dottor Pugach continua con altri esami richiedendo per esempio un secondo MRI, questa volta con colorante di contrasto, per essere sicuro di individuare la frattura cranica.
Ma come si legge nel suo certificato del 23 di Maggio qui in inglese e qui tradotto in italiano anche questo MRI “non è rimarchevole”, così come gli altri nuovi esami.
E di nuovo il medico è costretto ad ammettere “riguardo all’episodio del perdersi, io non ho una buona spiegazione”.
Finalmente, in un ennesimo certificato del 21 di luglio del 2005 consultabile qui in inglese e qui in italiano, il neurologo scrive che la donna “ha visto un ginecologo la scorsa settimana e lui ha raccomandato che inizi a prendere del Sintroid”; insomma, l’unica patologia in questa paziente è una disfunzione ormonale (il Sintroid e’ un ormone per disfunzioni della tiroide) che certamente non può essere imputata ad una violenza.
Ma ecco il colpo di scena: quello che ci ha prima lasciato perplessi, poi scioccati ed infine indignati ben oltre ogni limite professionale: il 23 novembre dello stesso anno Neal L. Pugach firma una lettera consultabile qui in inglese e qui in italiano indirizzata “a tutti gli interessati”, in cui si dichiara che la donna ha “danni permanenti al cervello”!
Arriva addirittura ad affermare che “non è medicamente probabile che ci saranno mai dei miglioramenti significativi” e perciò questa condizione le “precluderà la capacità di svolgere qualunque tipo di lavoro nel futuro”.
Il dottor Pugach e’ forse schizofrenico o si e’ dimenticato l’esito negativo di tutti gli esami da lui stesso condotti?
Non solo non li ha dimenticati, ma mente spudoratamente scrivendo di essere arrivato alle sue conclusioni basandosi esclusivamente sui sintomi raccontati dalla paziente e sulla sua esperienza diciassettennale di neurologo!
Adesso “come risultato del pestaggio lei ha sviluppato una perdita di liquido spinale dal naso (indicante una frattura alla base del cranio)”!? Ma cosa è successo alle due risonanze magnetiche (una delle quali con colorante di contrasto), entrambe negative?
Adesso “lei ha considerevole perdite di memoria a breve termine”!? Ma cosa è successo alla “memoria recente e remota intatte”?
La lettera era indirizzata “a tutti gli interessati”, ma siamo sicuri che voi lettori sapete già a chi possa interessare una lettera di tal fatta: alla SOCIAL SECURITY STATUNITENSE, che il sedicente neurologo dottor Neal L. Pugach ha truffato insieme alla sua paziente.
Potrebbe essere una storia comica nella sua assurdità se non fosse per il fatto che i soldi sono stati rubati dalle tasche dei contribuenti americani, e che quei soldi erano destinati ad aiutare delle vere disabili vittime di crimini!
In chiusura ci sentiamo in dovere di rassicurarvi circa l’autenticità di questi certificati: vedete quei numeri di 6 cifre in basso a destra di ogni pagina? Sono i numeri di protocollo di una procura della California che li ha ottenuti tramite il lavoro indefesso della detective nominata in alto a sinistra nel nome del file.
Abbiamo cercato di scoprire se nel periodo tra luglio e novembre del 2005 siano apparsi degli incredibili sviluppi nelle indagini mediche del dottor Pugach, tali da giustificare la sua delirante dichiarazione…
Inutile dirvi che il dottor Neal L. Pugach, neurologo con esperienza di 17 anni, non si e’ neppure degnato di rispondere alle nostre richieste di intervista.
Ci ha provato anche RAI 1, e con loro il dottor Pugach si e’ addirittura fatto negare al telefono.
Non si è avuta molta più fortuna con la Neurological Associates of Hampton Roads, che pure dovrebbe tenerci alla propria reputazione nella piccola comunità di Chesapeake, in Virginia.
Due stimati professionisti, il dottor Vittorio Zingales e il professor Paolo Signorelli, hanno di recente portato alla luce la truffa che vi abbiamo documentato.
E’ grazie alla loro denuncia, che potete trovare qui in inglese , che siamo anche noi venuti a conoscenza di questa storia perversa.
La denuncia è stata presentata alla SOCIAL SECURITY STATUNITENSE, alla procura ed allo sceriffo di Chesapeake ed infine alla MEDICAL BOARD della VIRGINIA.
Per il momento sembra che soltanto la SSI abbia un numero di protocollo comprovante la ricezione di questa denuncia… Ci auguriamo che non si tratti di un altro caso in cui la legge non venga applicata in maniera proprio eguale per tutti!
[Questo articolo è stato pubblicato sui giornali Rinascita (nella sezione on line e locale "Rinascita Campania"), NewsBlaze (testata statunitense), Corriere di Aversa e Giugliano, Italia Sociale]
Se vuoi ancora più informazioni puoi visitare www.carloparlanti.it