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wired - Wired.it

sabato 31 dicembre 2011

Siamo Liberi!

Esistono Ubuntu e Android!

Vogliamo parlare di Ubuntu?
(http://www.ubuntu-it.org/)
Sono due o tre mesi che sui miei PCs sono passato a Ubuntu Linux, devo ammettere che i primissimi tempi, l'astinenza da windows (per automatismi di pratica), non voleva lasciarmi in pace, ma ho vinto la tentazione e ho passato lo scalino difficoltoso rappresentato dal dover smettere di ragionare microsoftiano!
Il risultato mi vede qui, a presentarvelo e, credetemi, assolutamente non da esperto. Da persona che col PC lavora, ma senza pretendere di entrare in codici , programmi o grandi modifiche, tuttavia, con Linux Ubuntu ed il suo "Ubuntu Software Center" (equivalente del "Market" in Android), ho trovato ogni sorta di programma (dalla grafica 2d alla grafica 3d, clients FTP, editori di testo e pacchetti completi come libre office che è l'equivalente di office di microsoft, tra l'altro perfettamente compatibili) assolutamente free per ogni tipo di utilizzo del proprio computer. Questo vuol dire anche più libertà sulla propria macchina (PC), perchè ogni volta che vorremo, protremo reinstallare e quindi formattare il nostro hard disk senza nessun problema, anche perchè, il sistema operativo Ubuntu Linux è scaricabile direttamente online attraverso una immagine ISO.

Vogliamo parlare di Android?
(http://www.tuttoandroid.net/)
 So che anche in IStore ci sono molte apps gratuite, ma il mio discorso verte verso i comuni mortali, quelli a cui rode spendere più di 600 euro per avere un telefonino. Esistono smartphones come l'LG P500 che costa €164,90 e che con 512 mb di memoria ram e Android 2.2, non ha niente da invidiare ad un IPhone.
Io per esempio con il mio lg p500, da dovunque io sia, posso prendere il controllo dei miei pc e fare qualsiasi operazione come se fossi seduto alla mia scrivania, ma questo è solo un esempio delle miriadi di apps sviluppate gratuitamente da milioni di appassionati in rete.
Buon divertimento!

sabato 22 gennaio 2011

Scandalosa truffa ai danni dei servizi sociali...(qui il link all'articolo originale)

Qui tutti i certificati, testimonianze e fotografie,organizzate in una semplice timeline


Antonella Ricciardi

Gli Stati uniti sono un Paese in cui vige un sistema giuridico dalle regole ferree e che a volte punisce a dismisura; anche lì, comunque, tante, troppe volte, la legge non sembra essere sempre uguale per tutti: non nei principi, ma nei modi in cui di fatto viene interpretata.
Infatti, nonostante sia alta la percentuale di false accuse di violenza, fatte spesso per ottenere benefici economici, tale dato viene quasi sempre fatto passare in sordina, forse per salvaguardare le vere vittime… ma che dire dei casi nei quali addirittura dei medici si sono rivelati conniventi?
Di recente ci siamo imbattuti, con iniziale incredulità, in un caso che ad attenta analisi sembra appartenere proprio a questa categoria; quello del neurologo Neal L. Pugach della Neurological Associates of Hampton Roads in Chesapeake, Virginia.
Nell’aprile del 2005 il dottor Freeman E.T. (anche lui di Chesapeake) aveva raccomandato al neurologo una paziente con una lista di sintomi lunga mezza pagina, fatti risalire ad un’aggressione subita tre anni prima.
Vi invitiamo a leggere in prima persona il certificato pubblicato, raggiungibile QUI: verzione inglese - verzione italiana, perché solo cosi potrete superare l’iniziale incredulità di fronte a questa assurda storia.
Il neurologo racconta di gravi violenze (calci, mascella dislocata, costole rotte), arrivando a riferire di una perdita di liquido cerebro-spinale e di una frattura cranica con probabile sanguinamento all’interno del cervello.
Nel proseguire la lettura si rimane tuttavia un po’ perplessi quando si scopre che la donna viene sottoposta ad un esaustivo pannello di esami e test, i quali però risultano tutti negativi, contraddicendo buona parte dei sintomi riportati.
Il medico dichiara che “lei è allerta e completamente orientata, con attenzione, concentrazione, linguaggio, memoria recente e remota intatte” in netta contrapposizione con le perdite di memoria ed equilibrio lamentate.
Ma c’e’ di peggio: un esame MRI (Risonanza Magnetica) del cranio si rivela negativo mettendo in dubbio persino la frattura cranica; tanto da far scrivere al dott. Neil Pugach: “io non sono sicuro di come mettere insieme tutto questo a questo momento”.
Ed allora il dottor Pugach continua con altri esami richiedendo per esempio un secondo MRI, questa volta con colorante di contrasto, per essere sicuro di individuare la frattura cranica.
Ma come si legge nel suo certificato del 23 di Maggio qui in inglese e qui tradotto in italiano anche questo MRI “non è rimarchevole”, così come gli altri nuovi esami.
E di nuovo il medico è costretto ad ammettere “riguardo all’episodio del perdersi, io non ho una buona spiegazione”.
Finalmente, in un ennesimo certificato del 21 di luglio del 2005 consultabile qui in inglese e qui in italiano, il neurologo scrive che la donna “ha visto un ginecologo la scorsa settimana e lui ha raccomandato che inizi a prendere del Sintroid”; insomma, l’unica patologia in questa paziente è una disfunzione ormonale (il Sintroid e’ un ormone per disfunzioni della tiroide) che certamente non può essere imputata ad una violenza.
Ma ecco il colpo di scena: quello che ci ha prima lasciato perplessi, poi scioccati ed infine indignati ben oltre ogni limite professionale: il 23 novembre dello stesso anno Neal L. Pugach firma una lettera consultabile qui in inglese e qui in italiano indirizzata “a tutti gli interessati”, in cui si dichiara che la donna ha “danni permanenti al cervello”!
Arriva addirittura ad affermare che “non è medicamente probabile che ci saranno mai dei miglioramenti significativi” e perciò questa condizione le “precluderà la capacità di svolgere qualunque tipo di lavoro nel futuro”.
Il dottor Pugach e’ forse schizofrenico o si e’ dimenticato l’esito negativo di tutti gli esami da lui stesso condotti?
Non solo non li ha dimenticati, ma mente spudoratamente scrivendo di essere arrivato alle sue conclusioni basandosi esclusivamente sui sintomi raccontati dalla paziente e sulla sua esperienza diciassettennale di neurologo!
Adesso “come risultato del pestaggio lei ha sviluppato una perdita di liquido spinale dal naso (indicante una frattura alla base del cranio)”!? Ma cosa è successo alle due risonanze magnetiche (una delle quali con colorante di contrasto), entrambe negative?
Adesso “lei ha considerevole perdite di memoria a breve termine”!? Ma cosa è successo alla “memoria recente e remota intatte”?
La lettera era indirizzata “a tutti gli interessati”, ma siamo sicuri che voi lettori sapete già a chi possa interessare una lettera di tal fatta: alla SOCIAL SECURITY STATUNITENSE, che il sedicente neurologo dottor Neal L. Pugach ha truffato insieme alla sua paziente.
Potrebbe essere una storia comica nella sua assurdità se non fosse per il fatto che i soldi sono stati rubati dalle tasche dei contribuenti americani, e che quei soldi erano destinati ad aiutare delle vere disabili vittime di crimini!
In chiusura ci sentiamo in dovere di rassicurarvi circa l’autenticità di questi certificati: vedete quei numeri di 6 cifre in basso a destra di ogni pagina? Sono i numeri di protocollo di una procura della California che li ha ottenuti tramite il lavoro indefesso della detective nominata in alto a sinistra nel nome del file.
Abbiamo cercato di scoprire se nel periodo tra luglio e novembre del 2005 siano apparsi degli incredibili sviluppi nelle indagini mediche del dottor Pugach, tali da giustificare la sua delirante dichiarazione…
Inutile dirvi che il dottor Neal L. Pugach, neurologo con esperienza di 17 anni, non si e’ neppure degnato di rispondere alle nostre richieste di intervista.
Ci ha provato anche RAI 1, e con loro il dottor Pugach si e’ addirittura fatto negare al telefono.
Non si è avuta molta più fortuna con la Neurological Associates of Hampton Roads, che pure dovrebbe tenerci alla propria reputazione nella piccola comunità di Chesapeake, in Virginia.
Due stimati professionisti, il dottor Vittorio Zingales e il professor Paolo Signorelli, hanno di recente portato alla luce la truffa che vi abbiamo documentato.
E’ grazie alla loro denuncia, che potete trovare qui in inglese , che siamo anche noi venuti a conoscenza di questa storia perversa.
La denuncia è stata presentata alla SOCIAL SECURITY STATUNITENSE, alla procura ed allo sceriffo di Chesapeake ed infine alla MEDICAL BOARD della VIRGINIA.
Per il momento sembra che soltanto la SSI abbia un numero di protocollo comprovante la ricezione di questa denuncia… Ci auguriamo che non si tratti di un altro caso in cui la legge non venga applicata in maniera proprio eguale per tutti!
[Questo articolo è stato pubblicato sui giornali Rinascita (nella sezione on line e locale "Rinascita Campania"), NewsBlaze (testata statunitense), Corriere di Aversa e Giugliano, Italia Sociale]


Se vuoi ancora più informazioni puoi visitare www.carloparlanti.it